martedì 12 dicembre 2017

TURISMO x VIAGGIATORI

Mr Awad ha noleggiato un pulmino a 23 posti
tutti i viaggiatori invitati sono seduti su un pulman tipo scuola bus, ribattezzato subito COOL BUS

Curioso vedere viaggiatori indipendenti riuniti a parlare del piu' e del meno, di poilitica internazionale, di ecologia e di vita .. bhe ..si ..  la nostra vita fuori dai viaggi e' una vita piena di incomprensioni : come spiegare il senso di un respiro sulle Ande ?  il senso di un paio di calze regalate in Asia ad un uomo che cammina da solo e senza soldi ..

Si va al mercato delle Erbe, nella citta' vecchia
Ma mister Awad e' anch'egli un viaggiatore e sa che non e' questo cio' che ci puo' interessare ed allora, in un piccolo spiazzo, tra le auto parcheggiate c'e' il centro culturale ..

Il suo amico         ci attende
con una grazia nel portamento ed una gentileza nella voce, da nobil uomo di un tempo che sembra non esserci piu', ci spiega le usanze arabe, tenendole ben separate dalle usanze della religione mussulmana, spiegandoci che spesso c'e' una confusione tra le due cose e mostrandoci anche il senso di cio' che indossano.

Ma questo nuovo amico fantastic, la cui melodia della voce e' rimasta nel mio petto, ci invita anche ad assaggiare alcuni dolci tipici: datteri, frittelle con salsa di dattero e ricotta di latte di cammello. BUONISSIMO !

rientro in hotel ?
NO : si va al campo, un immense parco natural preservato dal governo cosi' come si presentava il deserto prima della costruzione di Dubai.
L'allestimento del Festival sembra ancora lontano, solo alcune tende sono state innalzate con dei bastoni, sembra, sembra ..ma si .. e' l'accampamento delle loro tradizioni: un accampamento in puro stile beduino, con tappti stesi sulla sabbia e divani fatti di enormi cuscini.





Pranziamo serviti allo stesso tavolo di un altro emiro amico di Awad (ormai lo chiamiamo per nome, senza la parola emiro)



Doccia in hotel e di nuovo invitati a cena, sempre dal nostro amico Awad.
Questa volta nella sua FARM\fattoria
Attorno ad un fuoco, con delle panche imbottite, con una tavola imbandita a cui veniamo serviti in abbondanza con piatti sconosciuti ma buonissimi.
Non so dire cosa ho mangiato, ma l'atmofera delle stele, il tepore del fuoco, il fresco avvolgente deserto che da sotto I nostril piedi si scagliava fino all'infinito bhe .. voglio vivere cosi'


Se vi domandate perche' non ho fatto un milione di foto .. e' perche' ero piu' interessata a godermi la vita ed a togliermi alcuni pregiudizzi sulle donne arabe



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